Sono trascorsi due anni dalla vittoria elettorale della coalizione PD – Liste Civiche novatesi (Bella Novate, Uniti e solidali per Novate, Memoria e Futuro) e in fondo sembra sia passato un secolo. Celebrare questa giornata significa riflettere su un mandato, che, senza che nessuno lo immaginasse, è stato sconvolto, anche se non dissipato o disperso, benché tutti gli ambiti della nostra Comunità abbiano acquisito connotati straordinari, problematici, quando non terribili, dopo soli 259 giorni di amministrazione.Proprio oggi, quando tutto il Paese sembra incamminarsi verso una ricostituita e faticosa normalità, pare opportuno ribadire con fierezza che il sindaco Daniela Maldini è stata il collante che ha impedito una disgregazione epocale e che promette di diventare il lievito del tempo nuovo. Scriveva nel marzo 2020 a tutti i suoi cari Concittadini: “ So bene quanto sia difficile tra noi scegliere di salutarci da lontano, non trovarsi per una chiacchiera o una proposta, rinunciare alla relazione continua che è l’appassionato segno di qualsiasi discussione a Novate. L’organizzazione della macchina comunale è ormai a punto, tutte le essenzialità sono garantite, grazie all’abnegazione, alla disponibilità, alla professionalità di tutti in Comune. Siamo presenti, attivi, pronti a sostenere questo grande sforzo, perché Novate è un posto bello per viverci anche nell’ora più difficile”.L’attività amministrativa non si è mai fermata, le iniziative d’emergenza hanno potuto contare sull’approfondimento costante della parte politica e degli uffici, su serate di discussioni politiche favorite dalle nuove tecnologie, sull’apporto di tutte le associazioni, della società civile, dei gruppi politici, del sindacalismo.    Ma è chiaro a tutti che adesso è il momento di un nuovo slancio, che recuperi i fondamenti delle linee di mandato, che rimangono sintesi imprescindibile e rappresentano l’impegno totalizzante nei confronti degli elettori. Ora vanno riaccostate con capacità critica, perché un adattamento sarà indispensabile in un’ottica di sviluppo che è ben chiara al sindaco e agli amministratori. Sarà un banco di prova importante, perché ciò che si è fatto per la comunità in emergenza può e deve divenire, se necessario, strutturale. Tutte le fragilità dovranno essere protette con l’attivazione di tutte le forme di tutela, le attività economiche e produttive dovranno poter contare sul sostegno di un apparato che, sulla spinta propulsiva e appassionata del Sindaco, sia in grado di correre con la velocità richiesta. Si aprirà una nuova stagione di lavori pubblici funzionali alla vita della Comunità, per la salvaguardia e la qualificazione del patrimonio pubblico, per una mobilità a misura dei cittadini di ogni età, per un benessere diffuso anche nelle zone più periferiche.Un ruolo fondamentale sarà svolto dalla gestione della finanza locale, fondata su una politica di bilancio che vorrà essere espansiva e continuerà a perseguire l’equa distribuzione del carico fiscale, a valorizzare gli strumenti di bilancio per condividere la progettazione delle politiche comunali e a puntare sull’innovazione.Sono impegni gravosi, quelli che attendono Sindaco e amministrazione tutta. Il superamento della lunghissima stagione dell’emergenza metterà in chiaro il potenziale di questa amministrazione e gli aspetti programmatori dell’estate che sta arrivando saranno determinanti per il prossimo triennio.

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