L’attacco di Putin all’Ucraina prosegue da due settimane, provocando vittime civili e distruzione.
L’invasione è un atto ostile contro qualsiasi regola del diritto internazionale, in particolare contro i valori di democrazia e libertà.
Nessuna ragione può giustificare quanto sta avvenendo e tutti i Paesi democratici devono rispondere uniti per costringere Putin a fermare il massacro.
La pace è un valore universale da preservare, ma può essere considerata tale solo se è associata alla libertà e a regole democratiche.
Cedere alla prepotenza dei dittatori è il primo passo per perdere le conquiste ottenute in Europa dopo la seconda guerra mondiale.
Credere che la pace sia sinonimo di assenza di guerra è un messaggio fuorviante per tutte le generazioni che dovranno difendere il bene più prezioso che hanno: la libertà.
Come si può fermare Putin?
Che prezzo si è disposti a pagare?
Come aiutare il popolo ucraino?
Sono le domande che ricorrono in questi giorni.
Non esistono guerre giuste e l’uso delle armi è l’ultima alternativa. Esistono però molti strumenti efficaci per costringere Putin a sedersi a negoziare.
La coesione dei Paesi occidentali nel comminare sanzioni è un punto di forza, anche verso una maggiore integrazione europea nella politica energetica e di difesa.
Combattere con gli strumenti tecnologici la disinformazione del regime putiniano libererebbe in primo luogo i cittadini russi, che nulla sanno di quanto accade realmente in Ucraina.
Allargare il solco tra la comunità internazionale e Putin potrebbe far convergere la Cina su posizioni di mediazione, insieme ad altri attori come India e Turchia che aiuterebbero a siglare la tregua.
Rafforzare militarmente la strenua difesa degli ucraini è necessario se si vuole concretamente fermare Putin e impedirgli di soggiogare la libera Ucraina. Con aiuti mirati, senza una diffusione scriteriata delle armi.
Affrontare scelte difficili anche per il nostro stile di vita è un sacrificio da sopportare, comprendendo che sono in gioco beni infinitamente superiori.
L’aspetto umanitario è quello che più tocca le nostre coscienze. I civili sono i più colpiti e a loro deve andare il nostro sostegno.
PD Novate è convinto che sia necessario lo sforzo di tutti. Un’azione efficace che punti ad un aiuto concreto.
La raccolta di beni materiali è un atto di generosità che rischia di non arrivare a destinazione per la difficoltà di inviare merci in Ucraina e di non soddisfare le richieste più immediate degli ucraini.
Le associazioni di volontariato presenti sui luoghi del conflitto richiedono donazioni in denaro per poter provvedere sul posto al reperimento dei beni necessari, anche coinvolgendo l’economia locale.
Ci permettiamo di segnalare il contributo che si può dare a:
CRI
BONIFICO
Beneficiario: Associazione della Croce Rossa Italiana ODV
Banca: Unicredit SPA
IBAN: IT93H0200803284000105889169
BIC SWIFT: UNCRITM1RNP
Causale:EMERGENZA UCRAINA
CARITAS
Beneficiario: Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma)
conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Europa/emergenza Ucraina”)
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
Inoltre, sarà decisivo il tema dell’accoglienza dei profughi con le prime indicazioni utili che arrivano dalla Prefettura di Milano e dalla Caritas che alleghiamo.
L’Amministrazione comunale sta attivandosi per rispondere ai molti i novatesi che chiedono come poter fornire aiuto e per organizzare l’accoglienza dei profughi in stretto contatto con la Prefettura e con i Comuni del nostro ambito.
La nostra speranza è che a breve si interrompa la strage e la pace e la libertà ritornino ad essere le uniche vincitrici.
https://mcusercontent.com/3b8d20d2eef46223ac033f6a5/files/0abb02a2-f0dd-073a-0348-f18d07c87e9e/CCF_000196.pdf
https://mcusercontent.com/3b8d20d2eef46223ac033f6a5/files/2791785a-4bdd-6d85-5652-739466d497cf/04032022_Circolare_Caritas_Ambrosiana.pdf